REGGIO EMILIA – Costruire un modello in scala del proprio edificio scolastico. Pensare a come migliorarne il giardino. Sono soltanto due delle attività che coinvolgono le bambine e i bambini della primaria Carducci di via Campo Samarotto. Attività laboratoriali che proseguiranno fino dicembre, ospitate dai vicini Chiostri di San Pietro, dove, a partire da settembre 2020, hanno trovato posto alcune aule nell’ambito dell’esperienza di “scuola diffusa” lanciata dal Comune.
L’organizzazione del cartellone di incontri, intitolato “Make in Chiostri, imparare facendo”, si deve al Laboratorio Aperto di Reggio Emilia e vede la collaborazione di Pause Atelier dei Sapori, il ristorante del Centro Loris Malaguzzi che gestisce anche la caffetteria dei Chiostri di San Pietro. Per questo tra gli argomenti trattati ci sarà anche il cibo.
A Francesco Bombardi, docente di design industriale, è stato affidato di il compito di far sì che ognuno dei 265 alunni della Carducci abbia l’opportunità di misurarsi non solo con materiali familiari come creta o plastica, ma anche con strumentazioni di ultima generazione, come la stampante 3D.
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