REGGIO EMILIA – Si chiama progetto Sensore ed è sostenuto grazie ai fondi di una legge regionale varata a difesa delle donne nel 2014. Dopo la morte di Saman Abbas, il sindaco di Novellara ha invitato associazioni e cittadini a segnalare eventuali situazioni che minaccino la libertà e la dignità delle donne. Agli uffici del municipio si sono così rivolti negli ultimi tempi, insegnanti, ragazze e anche semplici di vicini di casa che hanno suggerito alle autorità di alzare le antenne su alcune situazioni sospette. Ciò non significa necessariamente che a Novellara, vivano altre ragazze nella stessa situazione in cui era Saman Abbas ma è pur vero che la coscienza civica è ora più attenta. Un particolare atteggiamento tenuto a scuola, il cambio di abbigliamento o di abitudini di una donna, possono diventare indizi per capire che nei suoi confronti padri o mariti possessivi stanno esercitando una forza costrittiva illegittima. Naturalmente ogni segnalazione rimane avvolta dal più stretto riserbo sia per tutelare la persona che l’ha promossa sia per consentire alle autorità le verifiche del caso. Novellara risponde dunque con i fatti alle accuse, mosse da alcuni organi di stampa nazionale, di disattenzione nei confronti delle donne in difficoltà. In realtà, i progetti di tutela della libertà femminile erano già attivi anche quando Saman era viva tanto che la ragazza fu protetta fino al compimento della sua maggiore età. Le recenti segnalazioni confermano che l’attenzione è altissima non soltanto tra i responsabili dei servizi ma nell’intera cittadinanza.
Novellara violenza sulle donne sportello Saman Abbas progetto Sensore donne minacciateMai più un altro “caso Saman”: a Novellara attivo il progetto Sensore. VIDEO
14 febbraio 2023Grazie a fondi regionali in Municipio attivo uno sportello che negli ultimi mesi ha ricevuto segnalazioni in merito alla libertà minacciata di alcune donne residenti in paese