REGGIO EMILIA – E’ rimasto il nome su tutti, il nome del cuore, il nome dei sogni reggiani: realizzati, troppo fugaci, non per questo meno magici. E lui lo sente, il rammarico che non è colpa sua: quello di essere riuscito a far vedere solo un pezzettino di sé. Ma che giornata quel 21 novembre di 29 anni fa contro la Cremonese. Abbiamo intervistato Paulo Futre. Sentite cosa ci ha detto.
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