REGGIO EMILIA – La risposta alle esigenze delle famiglie reggiane in difficoltà fa un passo in avanti, un passo bello lungo. Sono iniziati i lavori che porteranno, nel giro di sei mesi, all’apertura della sede di Cesare, il centro di solidarietà alimentare reggiano.
Un progetto che esiste già: Caritas supporta da tempo le richieste di aiuto da parte delle parrocchie, stoccando gli alimenti nel centro di cottura di via Adua. L’anno scorso sono stati preparati e ritirati 47mila pacchi alimentari. Ma il cambio di modalità di distribuzione avvenuto nel periodo Covid ha fatto scaturire nuove necessità e riflessioni. Con l’apertura di una sede stabile, si punta ad aumentare il numero di famiglie reggiane aiutate, che potrebbero passare dalle attuali 8mila a quasi 15mila visto che si stima che i ritiri settimanali di pacchi, da 15 circa, arrivino fino a 30.
Di proprietà della diocesi e già usati come magazzini, si trovano nell’area della sede della Caritas di via dell’Aeronautica e devono essere adibiti allo stoccaggio di alimenti. Si tratta di 15mila metri quadrati di spazi che conterranno anche frigo e freezer. L’intervento di adeguamento costerà 900mila euro e c’è stato il contributo di diverse realtà tra cui Fondazione Manodori e Credem, i cui rappresentanti erano al tavolo dei relatori per l’inaugurazione del cantiere.
Caritas è pronta a ricevere l’aiuto di chiunque voglia essere coinvolto. A ora c’è già la disponibilità di Croce Rossa e Azione Solidale. “Non è solo questione di giustizia sociale ed equità, ma anche di gratuità e di carità”, le parole del vescovo Giacomo Morandi. Il Consiglio comunale di Reggio ha approvato all’unanimità il progetto; nel 2024 Caritas ha movimentato 130 tonnellate di cibo oltre alla frutta e alla verdura; il 75% dei generi alimentari viene donato. “Saremo in grado di ricevere in sicurezza più donazioni”, ha detto il direttore di Caritas Reggio Emilia, Andrea Gollini.
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