REGGIO EMILIA – Crescono ancora le segnalazioni di “operazioni sospette” nella nostra provincia: mille nel 2020, sono state 1.270 nel 2021.
“Reggio Emilia tra le prime quattro provincie nel centro nord per numero di imprese potenzialmente connesse a contesti di criminalità organizzata”. L’allarme è di Libera, che nel dossier “la tempesta perfetta 2022, la variante criminalità” elaborato assieme alla rivista Lavialibera, analizza gli ultimi dati dell’Unità di informazione finanziaria per l’Italia.
Tra gli indicatori c’è il numero di segnalazioni di operazioni sospette, operazioni che per il contante movimentato o per altre caratteristiche inducono a sospettare una provenienza illecita delle somme: 1.270 nel 2021 contro le 1.005 del 2020, già in crescita rispetto alle 900 del 2019 anche se tra primo e secondo semestre dello scorso anno c’è stato un calo, da 723 a 547 segnalazioni. Il riferimento alla pandemia non è solo nel titolo del dossier, con quella “variante criminalità”, ma soprattutto agli effetti dell’ultimo biennio sul livello di infiltrazione.
Campo libero quindi, sostiene l’associazione, e nuovi o quasi territori da esplorare per la criminalità organizzata.
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