CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – Dopo l’iniziativa del 7 maggio scorso al parco di Rosta Nuova, questo secondo appuntamento di Rotte antimafia si svolgerà alle 20.30 presso L’Altro Teatro di Cadelbosco. Lucia Musti, che ha rappresentato l’accusa prima nell’appello del processo Aemilia e ora nel processo Grimilde di secondo grado, interverrà sul tema “mafie e lavoro”. Il procuratore generale della Corte d’Appello di Bologna si confronterà con il prefetto di Reggio Iolanda Rolli, con Enza Rando, vicepresidente nazionale di Libera, e con i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil.
Nei mesi scorsi la Musti è stato oggetto di due episodi di intimidazione: il primo è avvenuto nei giorni successivi all’inaugurazione dell’anno giudiziario, il 22 gennaio. In quella occasione, la Musti aveva definito l’Emilia Romagna “distretto di mafia”, aggiungendo che ci sono “imprenditori, colletti bianchi e professionisti locali che hanno deciso che fare affari con la ‘ndrangheta è utile e comodo”. Pochi giorni dopo, una lettera minatoria a lei indirizzata era stata recapitata al suo ufficio presso la sede della Corte d’Appello e della procura generale. La lettera conteneva riferimenti alle parole pronunciate durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Sempre pochi giorni dopo, il portone di casa del procuratore a Bologna era stato imbrattato con vernice rossa. Dopo questi episodi, la prefettura di Bologna ha deciso di rafforzare la protezione del magistrato.
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