REGGIO EMILIA – “Io per puro caso ho scoperto che a 65 anni le persone che hanno vissuto da sempre in una struttura per disabili dalla legge non sono tutelate e quindi potrebbero essere trasferite d’ufficio, cosa che per fortuna oggi non accade ancora perché prevale il buon senso, in una RSA per anziani”.
Questa é la storia di una donna combattiva, madre di un figlio disabile, preoccupata per il futuro del ragazzo se a lei, vedova, dovesse succedere qualcosa o per quando lei non ci sarà più.
Tiziana Orefice, di professione insegnante, é la promotrice di una mobilitazione a favore della continuità assistenziale per le persone disabili che l’ha portata a raccogliere nelle scorse settimana oltre 700 firme per la presentazione di una mozione di iniziativa popolare indirizzata al Comune di Reggio. Si tratta di un percorso previsto dalla Legge che consente ai cittadini di sottoporre al parlamento piuttosto che agli enti locali la discussione di una proposta normativa.
“La sanità è una coperta che diventa sempre più corta e i casi di handicap gravi e gravissimi aumentano” aggiunge.
Un impegno quello della signora Tiziana che nasce dalla sua condizione di madre di un figlio 24enne con disabilità grave. La mozione della signora Tiziana verrà discussa prossimamente in Sala del Tricolore. La mobilitazione della donna é stata sostenuta dai consiglieri di Coalizione Civica Aguzzoli e De Lucia.
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