LUZZARA (Reggio Emilia) – Un pezzetto di terra nell’area golenale del Po, in località Fogarino, ha scatenato la violenza di un pastore nei confronti di un “collega” vicino di pascolo. Tanto che l’uomo, un 44enne siciliano residente a Brescello, è stato denunciato dai carabinieri per minacce e lesioni personali.
Tutto ha avuto inizio nel marzo scorso, secondo quanto ricostruito dai militari. Un 27enne allevatore reggiano, proprietario di 400 capi di ovini e con regolare autorizzazione dell’Ausl di Guastalla, ha cominciato ad avere problemi con il pastore siciliano che, proprietario di circa 2000 capi di ovini dalla zona di Dosolo (Mn), dove normalmente faceva pascolare il gregge, si è spostato nel Reggiano invadendo la sua area di pascolo, in località Fogarino appunto.
Dopo le prime recriminazioni del pastore reggiano, il 44enne siciliano ha lasciato intendere di volersi spostare, ma non lo ha fatto. Anzi, non solo ha continuato a invadere l’area contesa ma ha cominciato anche a minacciare di morte il vicino con messaggi audio e scritti su WhatsApp. I due hanno organizzato un incontro chiarificatore ma il 27enne ha richiesto anche l’intervento della polizia locale.
La presenza degli agenti non ha messo fine alla violenza: il 44enne, approfittando di un momento in cui si trovava vicino al giovane pastore, lo ha aggredito colpendolo con un pugno. L’uomo è stato subito fermato e riportato alla ragione. La vittima è dovuta ricorrere alle cure mediche per le lesioni, con una prognosi di alcuni giorni. Il pastore siciliano è stato quindi denunciato per minacce e lesioni personali.
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