REGGIO EMILIA – È morto improvvisamente all’ospedale Santa Maria Nuova, dove era stato ricoverato da sabato, don Amedeo Cantarelli. Aveva 82 anni ed era molto conosciuto non solo in città ma anche in provincia.
Le sue condizioni si sono aggravate negli ultimi dieci giorni dopo un progressivo calo di forze e un’insolita inappetenza. Sabato i confratelli che abitavano con lui nella parrocchia del Sacro Cuore a Reggio Emilia lo hanno visto molto debole, sicché il presbitero è stato immediatamente ricoverato; i sanitari gli hanno diagnosticato una leucemia acuta che lo ha condotto rapidamente in fin di vita.
Don Amedeo lascia i fratelli Guido e Margherita e i nipoti Daniela, Luca ed Enrico. La salma verrà esposta a partire dalle 16 di domani nella chiesa del Sacro Cuore a Baragalla. Nella stessa chiesa il 24 e il 25 settembre alle 19.30 sarà recitato il rosario in suffragio. La celebrazione delle esequie, presieduta dall’arcivescovo Morandi, si terrà giovedì alle 11.15 nella chiesa di Puianello. I resti mortali riposeranno nel cimitero di Canali.
Nato nella frazione del capoluogo il 20 giugno 1942, aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale l’11 giugno 1967 in duomo. Da prete novello iniziò il suo servizio nella parrocchia di Santa Teresa a Reggio Emilia come vicario. Dal 1971 al 1974 è stato vice rettore del seminario di Marola. Nel 1974 il vescovo lo nominò vice direttore dell’Ufficio Diocesano Vocazioni e vice rettore del seminario di Reggio Emilia, con la responsabilità di accogliere i gruppi esterni.
Don Cantarelli era contraddistinto da affabilità e cordialità, doti che gli hanno permesso di avvicinare molti giovani e di accompagnarne alcuni verso il presbiterato. Amava stare in mezzo alle persone e ha dedicato molte energie alle comunità che ha servito. Nel 1986 fu nominato parroco di Cervarezza e Frassinedolo e a partire dal 1987 di Talada. Queste tre parrocchie conservano il ricordo di un presbitero molto attivo, generoso e proteso verso i giovani.
Nel 2000 il vescovo Caprioli chiese al presbitero la disponibilità per la parrocchia di Puianello, dove don Amedeo è ricordato come un uomo buono e accogliente: ha voluto bene alle persone, che lo hanno ricambiato con amicizia e stima. E l’affetto del quale ha saputo circondarsi era palpabile la sera di lunedì 23 settembre al Rosario organizzato proprio a Puianello, quando già si era diffusa la notizia che le sue condizioni di salute erano critiche: in tanti hanno voluto pregare per lui riempiendo la chiesa parrocchiale.
Dal 2019 don Amedeo era in servizio come collaboratore nell’unità pastorale “Laudato sì” formata dalle parrocchie del Sacro Cuore, San Giuseppe, Immacolata, Coviolo e Preziosissimo Sangue a Belvedere.