BAGNOLO IN PIANO (Reggio Emilia) – “Vado da Guido”. Guido Mora era il simbolo, l’anima, l’instancabile locomotiva dell’oratorio Don Bosco di Bagnolo. Uno spazio di gioco, sport e di educazione vissuto da generazioni di bagnolesi, non necessariamente legati all’ambiente parrocchiale, in un luogo che ha sempre fatto dell’inclusività la propria bandiera.
Guido, tutti in paese lo hanno sempre chiamato per nome, perché per tutti era di casa, è morto questa mattina alle 6. Originario di Campagnola, si trasferì giovanissimo a Bagnolo. Aveva 95 anni e avrebbe festeggiato il suo 96° compleanno ad agosto.
Sabato e domenica, dalle 8.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 19, sarà allestita la camera ardente proprio all’oratorio. Questa sera e domenica, alle 20.30, sarà recitato il Santo Rosario nella Chiesa parrocchiale. Il funerale è previsto lunedì 2 agosto alle ore 10 nella chiesa parrocchiale.
Quello tra Guido e la comunità bagnolese era un amore forte e indissolubile, tanto che nel 2015 furono in tantissimi a partecipare alla festa organizzata per i suoi 90 anni.
Impossibile dimenticare anche il suo impegno nella promozione dell’attività sportiva. Nel 1948 fu tra i fondatori della società Virtus, una idea che aveva nel cuore già nel 1945. “Ispirato ai valori e ai principi di San Giovanni Bosco – recita il sito della società alla pagina “Le origini” – trovò un fattivo collaboratore nel prevosto di Bagnolo, don Giuseppe Barbieri, il quale, mediante una guida discreta e fatta per lo più di piccoli consigli, gli affidò i pochi ragazzi che allora frequentavano la parrocchia. I giovani abbracciarono con entusiasmo le iniziative promosse da Guido e sotto la sua supervisione diedero vita alle prime, informali, squadre di calcio”. (dav.b.)

Guido Mora giovanissimo in una foto della Virtus Bagnolo
Guido Mora, il miracolo di farci sentire tutti uguali. IL RICORDO
Il ricordo del sindaco Gianluca Paoli