REGGIO EMILIA – L’abitudine di prendere fatti di cronaca di cui si sa poco o nulla e utilizzarli come strumento di polemica politica gioca brutti scherzi. Se ne è avuto un esempio da manuale in seguito alla morte dell’avvocato Aineo Redo. Nelle redazioni è arrivato un comunicato di Benedetta Fiorini, parlamentare reggiana della Lega, che cominciava con queste parole: “Shock a Reggio Emilia. Il ritrovamento di un cadavere con la gola tagliata in pieno centro storico lascia tutti sgomenti”. La nota della deputata del Carroccio proseguiva così: “I cittadini sono terrorizzati. Il sindaco Vecchi dov’è?”.
Non sappiamo se i cittadini reggiani siano terrorizzati, né dove fosse il sindaco. Sappiamo però che il comunicato della Fiorini è stato diffuso poco prima delle 18,30 di giovedì e sappiamo che gli investigatori – fin dal mattino – erano orientati verso la pista del gesto volontario, come i mezzi d’informazione avevano riferito.
Il poco tempo trascorso dal fatto, la necessità di attendere gli esiti degli accertamenti, il rispetto per la vittima avrebbero dovuto suggerire un minimo di cautela, tanto più da parte di un parlamentare. Invece non si è resistito alla tentazione di impossessarsi del caso senza prendere informazioni, tirare in ballo “criminalità, degrado e baby-gang” e invocare la presenza dei militari per le strade. Da questo uso e consumo della cronaca i cittadini hanno ben poco da guadagnare, ma chi ci perde di più è la politica.
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