CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – Si definiscono meglio i contorni del vero e proprio “allarme sociale” suscitato in paese dal 50enne ucraino che ha spinto ad intervenire criticamente il sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini, dopo che venerdì era arrivata la comunicazione che l’uomo è già stato scarcerato mantenendo il provvedimento dell’obbligo di firma presso la Caserma del paese.
L’uomo alcune sere fa, attorno alle 20, si era introdotto all’interno di un condominio, prendendo a calci e pugni una porta di ingresso nel tentativo di sfondarla. Non riuscendo nell’intento, è salito al piano superiore dove ha iniziato a colpire la porta di un’altra abitazione con all’interno i proprietari.
Questi, in preda al terrore, hanno subito chiamato il 112 rifugiandosi in camera da letto. Riuscito a sfondare la porta, il 50enne è entrato in casa e ha asportato un tablet, un telefono cellulare e le chiavi dell’autovettura del valore di 2.500 euro, per poi andare via.
Arrivati sul posto i carabinieri della stazione di Toano e del nucleo operativo radiomobile di Castelnovo, i militari intervenuti si sono immediatamente messi alla ricerca dell’uomo, rapidamente identificato e bloccato a pochi metri di distanza dalla casa con ancora la refurtiva in mano.
L’autore del furto era già ben noto ai militari della compagnia di Castelnovo: nella mattina dello stesso giorno si era reso responsabile di altri reati ed era stato denunciato alla Procura per maltrattamenti contro il convivente, lesioni personali gravi (giudicate guaribili in 40 giorni), porto di armi od oggetti atti ad offendere: a seguito della perquisizione personale infatti, era stato trovato in possesso di una roncola di 42 centimetri.
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