REGGIO EMILIA – Il telescopio spaziale James Webb è il più grande mai costruito a raggi infrarossi ed stato lanciato in orbita nel dicembre 2021. Frutto di una collaborazione internazionale tra l’Agenzia spaziale statunitense (NASA), l’Agenzia spaziale europea (ESA) e l’Agenzia spaziale canadese durata quasi 20 anni, è stato lui a catturare le prime immagini che hanno lasciato senza parole per la bellezza e il fascino di un Universo che si racconta così per la prima volta. Fotografie che gli scienziati stanno analizzando e studiando. Nel frattempo queste polveri stellari hanno già invaso i social creando un vasto interesse a questa materia soprattutto da parte dei giovani.
Ma esattamente cosa stiamo guardando? Il presidente di Rea, Reggio Emilia Astronomia, il professor Ivan Spelti ci aiuta a interpretare queste 5 fotografie che hanno colpito il mondo intero: “Guardiamo un pezzettino di universo, la cosa bella è che guardiamo quello che c’è adesso in quel pezzettino, in quel granello minuscolo di sabbia, di cielo che stiamo esplorando, che contiene già migliaia e migliaia di oggetti di ogni tipo. La cosa più importante è che con uno strumento di questo tipo noi riusciamo ad andare vicinissimi alla fine dell’universo osservabile. L’età dell’universo è sui 13,82 miliardi di anni, la terra ha solo 4,5 miliardi di anni di età. Gli oggetti sono lontanissimi”.
L’Universo dunque come una perfetta macchina del tempo. Alzando gli occhi al cielo si possono già immaginare viaggi e una futura vita su nuovi pianeti. “Ci sono cinque mila pianeti scoperti negli altri sistemi solari diversi dal nostro, un 5-10% hanno caratteristiche simili alla terra, addirittura hanno una composizione atmosferica di un certo tipo che potrebbe anche essere vivibile. Ci stiamo lavorando da parecchio tempo su queste cose” aggiunge il professor Spelti.
L’associazione Rea, composta da una trentina di aderenti tra docenti universitari, astronomi e appassionati, è molto attiva nella divulgazione di questi argomenti. Per questo vengono organizzati incontri e seminari molto partecipati come i Corsi di astronomia che si stanno svolgendo al Parco delle Caprette.
Mercoledi 20 luglio alle 21.30 ai Chiostri della Ghiara è fissato l’incontro pubblico dal titolo ‘La ricerca della vita nell’Universo‘ relatore sarà il Professor Roberto Orosei, astrofisico dell’Università di Bologna originario di Fogliano di Reggio e che grazie ai suoi studi, qualche anno fa, aveva confermato la scoperta di un lago di acqua su Marte.
L’universo come non lo abbiamo mai visto, il professor Spelti: “Osserviamo oggetti lontanissimi”
13 luglio 2022Il presidente di Rea, Reggio Emilia Astronomia, commenta le prime foto del telescopio James Webb: “Siamo vicini alla fine dell’universo osservabile”














