REGGIO EMILIA – E’ stato restituito alla città un altro pezzo delle storiche Officine Reggiane. Questo fine settimana è infatti in programma, con una serie di iniziative, l’inaugurazione del rinnovato capannone 15C che diventa il quarto polo dell’università di Reggio.
La cerimonia con le istituzioni si è svolta nell’open space del rinnovato Capannone 15C, dove ancora troviamo le tracce delle Officine Reggiane. Sono intervenuti tutti gli attori coinvolti nell’intervento da 15 milioni di euro. La sede è stata intitolata a Giulio Santagata, economista, ex ministro, presidente di STU Reggiane, scomparso il 5 gennaio scorso.
L’intervento di Romano Prodi: “L’Area sarà punto di riferimento in Italia”
“Mi sento a casa, certamente. Da ragazzino ho vissuto poco distante da qui, in zona Campovolo; ho visto la crisi delle Reggiane, i licenziamenti, i padri dei miei amici e compagni di scuola che emigravano per trovare lavoro… e poi tornarono, per lavorare in proprio, diventare imprenditori, costruire al rete di imprese di cui ancora oggi è fatto tanto del nostro tessuto produttivo. E oggi in questo luogo possiamo apprezzare la realizzazione di questo ulteriore progetto del Reggiane Parco Innovazione”, ha detto Romano Prodi.
“Celebriamo un lavoro comune, realizzato da pubblico, privato, Università e comunità e sono contento di essere qui oggi con voi a celebrarlo.
“Il Parco Innovazione di Reggio Emilia ha tutte le carte in regola per diventare uno dei grandi punti di riferimento dell’Italia futura, collocato al baricentrico dell’Emilia occidentale, che è un’Area unica non solo per l’Italia, e inserito strategicamente nel tessuto della città, fra le due stazioni, quella centrale e quella Mediopadana. E in questo luogo, che è una realtà sempre più complessa, con spazi sempre più ampi anche per la formazione, si fa e si farà ricerca avanzata, cultura umanistica e cultura d’impresa innovativa, grazie a quell’azione comune, a quella alleanza, in cui l’Università di Modena e Reggio Emilia è sempre più protagonista”, ha spiegato il professore di Economia e Politica industriale, già presidente del Consiglio e della Commissione europea.
“Unimore – ha proseguito – è un caso eccezionale in Italia, perché è un Ateneo che ha unificato realtà accademiche, non diviso come di solito accade altrove. E i risultati di questa linea sono evidenti e molto positivi”.
Ricordando in conclusione l’amico e collaboratore Giulio Santagata, il professor Prodi ne ha sottolineato “la capacità di approfondire e comprendere i problemi, così come quella di farsi capire; l’attenzione ai temi sociali. Negli ultimi tempi, era preoccupato dalla frantumazione sociale, dall’impoverimento dei Servizi pubblici che pure devono operare su un terreno più difficile, per una comunità meno forte. Mi fa piacere che anche il presidente della Repubblica di recente abbia ricordato Giulio”.
Il programma degli eventi del weekend alle ex Reggiane
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