REGGIO EMILIA – Un grandissimo onore per la nostra città, che oggi per la seconda volta ha ricevuto la visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Al centro della mattinata il passato, ma soprattutto il presente e il futuro della nostra università nata 25 anni fa.
Era accaduto il 7 gennaio 2017, è accaduto di nuovo l’1 dicembre 2022: il capo dello stato è arrivato a Reggio Emilia per celebrare i 25 anni della sede reggiana di Unimore, per aprire l’anno accademico e per benedire il futuro di Reggio come città universitaria. Puntualissimo, sorridente, accolto dall’applauso di chi era in piazza Martiri del 7 Luglio e poi da quello del mondo dell’università e delle istituzioni riunito al teatro Valli. Quando si parla della visita del presidente della Repubblica, nulla è lasciato al caso: lo schema è formale, il dispositivo di sicurezza è al massimo e così è stato fuori e dentro il teatro. Ma all’interno di quello schema si è percepito il cuore, la sincera vicinanza di Sergio Mattarella alla città e al tema al centro dell’occasione: le prospettive dell’istruzione e dell’offerta accademica. E infatti, pur non previsto da programma, il suo intervento c’è stato. “L’università – ha detto – è trasmissione di conoscenza, di spirito critico, di libertà di pensiero”.
Il capo dello Stato, uscendo, si è intrattenuto un momento con Marina Biagi, la vedova di Marco Biagi. Il giuslavorista bolognese docente
dell’università di Modena e Reggio assassinato dalle Nuove Br nel marzo di 20 anni fa, era stato nominato poco prima dal ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, che col suo intervento ha aperto la mattinata celebrativa. “Biagi era un grande uomo, che ha contribuito a credere nel dialogo senza pregiudiziali ideologiche; in questa strada tracciata, Unimore è fortunata perché ha due anime; incrementeremo i fondi statali per le borse di studio e i posti letto da 40mila andranno a 100mila entro il 2026”.
Lo strappo al protocollo è stato quando il presidente si è fermato con i bambini della scuola elementare cittadina “Calvino”: “Ci ha ringraziati per il giornalino, è stata un’emozione fortissima conoscerlo dal vivo”, ha detto uno scolaro.
Guarda le foto di Corrado Bertozzi per Reggionline
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