PARMA – Colpo di scena nelle sorti dell’aeroporto di Parma: il piccolo scalo intitolato a Giuseppe Verdi che sembrava destinato alla chiusura è, invece, salvo, grazie all’investimento dell’Unione parmense degli industriali e di una cordata di imprenditori locali guidata dai fratelli Barilla. Oggi nel Tribunale della città d’oltre Enza, nell’udienza fallimentare, il giudice Enrico Vernizzi si è riservato la decisione sulla liquidazione giudiziale, ma ha preso atto della desistenza del collegio sindacale, l’unico soggetto che aveva chiesto l’apertura della procedura di fallimento. La decisione del magistrato è attesa nei prossimi giorni, ma pare dunque scontata, vista la ricapitalizzazione della società di gestione dello scalo.
Restano molte, tuttavia, le incertezze sulle modalità di sopravvivenza di un aeroporto in profonda crisi con un’offerta attualmente di soli tre voli la settimana.
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