REGGIO EMILIA – Come va l’impianto Forsu realizzato da Iren lungo l’autostrada? Inaugurato nel giugno 2023, l’impianto è in funzione ormai da due anni e mezzo. Quando il progetto fu proposto, nel 2017, i costi furono quantificati in 54 milioni. Al momento dell’inaugurazione, sei anni più tardi, il conto era salito a 75. Nella visione di Iren e delle amministrazioni locali, il biodigestore realizzato tra Gavassa e Prato rappresentava il contributo della nostra provincia alla rete impiantistica per il trattamento dei rifiuti. Con le discariche di Rio Riazzone e Poiatica ormai chiuse, con i termovalorizzatori a Parma e Piacenza, Reggio si sarebbe concentrata sul trattamento della frazione organica per la produzione di biometano e compost.
L’impianto Forsu, si diceva allora, avrebbe anche avuto un altro effetto: quello di dimezzare i costi di trattamento. Fino a pochi anni fa, Reggio conferiva ogni anno 30mila tonnellate di frazione organica a Carpi e Bergamo e 80mila tonnellate di sfalci e potature a Lodi. L’impianto di Gavassa, sostenevano i vertici di Iren Ambiente, avrebbe ridotto i costi di trattamento da 120-130 euro a tonnellata a 75, con possibili effetti benefici anche sulla Tari.
Nei trenta mesi trascorsi dal taglio del nastro non sono state rese pubbliche informazioni sulla gestione. Quello che si sa è che l’impianto lavora al 60 per cento delle sue potenzialità. Tratta ogni anno circa 100mila tonnellate di materiali, rispetto ad una capacità autorizzata di 167mila. Gli unici dati conosciuti sono quelli riportati dal bilancio Iren 2024, che indicava a livello di gruppo poco più di 40 milioni di ricavi da digestori anaerobici Forsu e circa 5 dalla vendita di compost. L’anno scorso sono state prodotte, sempre a livello di gruppo, 6.400 tonnellate di biometano e 24mila di compost, rispetto alle 53mila previste per Gavassa. L’impianto reggiano è stato anche interessato da un incendio che ha rallentato l’attività.
L’aggiornamento del piano industriale di Iren approvato il 13 novembre scorso prevede un rallentamento degli investimenti sugli impianti di trattamento rifiuti per il recupero di materia, come quello di Reggio, a favore di settori più redditizi, come il servizio idrico, la distribuzione di energia elettrica, il teleriscaldamento e i termovalorizzatori.
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