REGGIO EMILIA – Lunedì la firma della convenzione col Comune di Reggio approvata con delibera di giunta la scorsa estate, a luglio 2022 l’ingresso ufficiale, e poi via a 24 anni granata in via Agosti. La Reggiana sta per tornare a casa, ed è un ritorno che la società, presidente Carmelo Salerno in testa, considera un traguardo fondamentale al pari di un’eventuale promozione. Dietro c’è un lavoro di mesi e mesi assieme all’amministrazione che Salerno ringrazia, mesi durante i quali la squadra ha cambiato otto diverse sedi di allenamento; davanti c’è l’idea di costruire la Reggiana del futuro facendo crescere in casa i propri talenti: secondo il presidente, la nascita di un vivaio deve diventare una fonte di reddito costante in una società sana che non faccia calcio a debito. In quest’ottica, il pensiero va a Villa Granata: ora è inagibile, anzi, “pericolante”, ha detto Salerno. La cosa più funzionale secondo la società sarebbe demolirla per poi ricostruire, ed è quello che chiederà alla Soprintendenza, la sola a poter decidere di sciogliere i vincoli. Nel caso in cui ci fosse una nuova Villa Granata, sarebbe il luogo ideale in cui far risiedere il vivaio.
In via Agosti nascerà un polo sportivo. Il Comune si è già impegnato per lavori di riqualificazione di campi, attrezzature e servizi per due milioni di euro, la reggiana metterà un altro milione e mezzo. In queste ore l’amministrazione ha svolto le bonifiche belliche, a gennaio toccherà agli spogliatoi e cominceranno i lavori per il campo sintetico; la società granata a febbraio inizierà gli scavi per rifare il manto erboso, a maggio la semina.
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