REGGIO EMILIA – I volti e le ferite delle persone aiutate e salvate dall’associazione fondata da Gino Strada nei suoi primi 30 anni. Le mani e le espressioni dei medici e degli infermieri che in questi anni hanno lavorato per Emergency in tutti i Paesi del mondo, ma anche la bellezza e la speranza. Perchè la mostra che ha aperto i battenti ai Musei civici di Reggio, “Humanity Lovers” è una dichiarazione di fiducia e vuole affermare l’utopia, intesa come qualcosa di possibile, come l’impossibile che si realizza.
“La mostra apre la quarta edizione del Festival che quest’anno avrà come tema cardine ‘Le Persone’ – spiega Simonetta Gola, direttrice della comunicazione di Emergency. Abbiamo scelto di declinare il percorso attraverso dieci parole: guerra, diritti, neutralità, uguaglianza, utopia, cura delle persone, bellezza, cultura, scelta, per trovarne il riflesso nella vita quotidiana, nella relazione con sé stessi e con il mondo”.
Tra le sale dei Musei Civici si può toccare con mano l’identità di Emergency e il suo patrimonio genetico ma si può anche tracciare un sentiero che attraversa quel il ‘sogno possibile’ realizzato dall’associazione negli ultimi trent’anni e che continuerà verso ciò che è ancora da compiere. “Invitiamo i cittadini a partecipare al festival e a vedere questa mostra”, le parole del sindaco Marco Massari.
Durante la tre giorni del festival la mostra, curata da Stefania Vasques, resta aperta dalle 10 alle 20. Dal 10 settembre al 20 ottobre invece sarà visitabile martedì, mercoledì e giovedì dalle 10 alle 13, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18. L’accesso è libero.
Il festival comincia oggi pomeriggio in Piazza Casotti con il format ‘Domande per pensare’, brevi speech di venti minuti per riflettere sulle questioni del nostro tempo: alle ore 16:30 si terrà l’incontro ‘Pensare è cambiare?’ di Matteo Saudino, professore e scrittore. Il Teatro San Prospero sarà sede della rassegna cinematografica ‘Luci sulle Persone’, con film e documentari sul tema: alle 17 verrà proiettato ‘Long Night’ di Lynzy Billing sul lavoro dell’associazione in Afghanistan. In contemporanea Luca Sofri nel Cortile dell’Università alle 17.15 aprirà il format del Festival Storie di persone e di cose, spiegate bene a cura de Il Post. Cuore del Festival sarà come sempre Piazza Prampolini dove alle 18:15 si terrà l’appuntamento ‘La persona, le persone: legami resistenti’ con la staffetta partigiana Flora Monti. In piazza Casotti alle 19.15 ‘Partecipazione è la parola chiave?’ dell’economista Fabrizio Barca. In Biblioteca Panizzi gli appuntamenti per bambini e ragazzi: il primo sarà alle 20.40 con lo spettacolo ‘Il circo delle nuvole – Il teatro disegnato di Gek Tessaro’. Gran finale in Piazza Prampolini alle 21.30 con le ‘EMERGENCY (Hi)stories’, testimonianze sui tre decenni dell’associazione. Il primo appuntamento sarà 1994-2004: i primi dieci anni con il professore e scrittore Matteo Saudino e la partecipazione straordinaria del cantautore Piero Pelù.
Per chi ama la musica dalle 23:00 all’1:00 il dj set di MazZz in Piazza San Prospero in collaborazione con The Riff.
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