CORREGGIO (Reggio Emilia) – Luciano Ligabue ieri sera ha suonato davanti ad amici e giornalisti al Teatro Asioli, una sorta di data zero del tour dei teatri che paritrà proprio dall’Asioli domani sera. Poi ha portato i giornalisti in un autogrill sull’A1 e l’i ha annunciato la data del concerto alla Rcf Area di Reggio: 21 giugno 2025. Partiamo da lì.
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Quando il van su cui eravamo noi giornalisti, ce n’erano 11 in tutto, ha messo la freccia per entrare nell’Autogrill Arda Est a Fiorenzuola, il sentimento comune è stato di incredulità. Luciano Ligabue l’ha fatto davvero, ha scelto una stazione di servizio sull’A1 per presentare il concerto dell’anno prossimo: 21 giugno 2025, Rcf Arena di Reggio. Il Campovolo a 20 anni dal primo concerto (era 10 settembre 2005). Facile è stato capirne il motivo per chi conosce le canzoni del Liga. “C’è una canzone che dice che certe notti se i bar sono chiusi al primo autogrill c’è chi festeggerà. Siamo qui per festeggiare la festa che faremo il 21 giugno al Campovolo, a 20 anni del primo Campovolo, a 30 anni da “Buon compleanno, Elvis” e da Certe notti”.
Il rocker lo ha annunciato prima davanti a due pullman di fan arrivati da Parma all’oscuro del luogo, anche loro. Avevano partecipato a un contest.
E poi con la sua band ha eseguito davanti ai fan due pezzi, in un mini live con i camion che passavano dietro e l’A1 a fare da sfondo. “I ragazzi sono in giro” e “Certe notti” ovviamente. Per l’occasione c’era anche una sfavillante Cadillac, tra le tante pattuglie della polizia stradale che chiudevano la strada.
Poi tutti sulle scale, in rigorosa fila, per la conferenza stampa, tra i tavoli dell’Autogrill. “Sapete tutti che per noi Campovolo è il posto delle feste. L’anno prossimo se ne sommano alcune. Era scritto che facessimo questa festa. La cosa bizzarra è stato annunciarla prima che iniziasse il tour”.
A fianco al Liga Ferdinando Salzano, che gli resterà accanto anche dopo l’addio del suo storico manager Claudio Maioli, con una cordata e non più un manager unico. In prima fila il fratello Marco. Ligabue ha risposto alle tante domande tra presente, passato e futuro. “Ho intenzione, dopo il tour, di andare a scavare in tutti gli archivi per andare a vedere cosa abbiamo di tutto quello che abbiamo realizzato quando abbiamo fatto Buon compleanno, Elvis”.

(foto Jarno Iotti)
La serata, terminata all’una circa, era iniziata alle 19 in un Teatro Asioli di Correggio gremito di amici (440 i posti tutti occupati). La mamma, la famiglia, gli amici di Mandriolo e i compagni di scuola dell’Istituto Einaudi che hanno festeggiato i 50 anni dal primo giorno. Liga con la sua band ristretta ha presentato in una sorta di data zero il tour nei teatri che inizierà domani sera proprio dall’Asioli e che farà tappa il 16 ottobre al Valli di Reggio. Sul palco insieme a Luciano Ligabue, Federico Poggipollini, che da 30 anni lo accompagna alla chitarra, Davide Pezzin al basso, Luciano Luisi alle tastiere e Lenny Ligabue, il primogenito di Luciano che per la prima volta è in tour con lui dopo aver suonato la batteria in tutti i brani dell’album ‘Dedicato a noi’. Ventidue canzoni in scaletta che hanno fatto ballare anche la platea di politici e autorità nelle prime file, correggesi e non. C’era anche infatti l’ex presidente della Regione Stefano Bonaccini con il candidato del centrosinistra Michele de Pascale. Il Liga come sempre vuole fare le cose in grande e anche questa volta non si è smentito.
Info e biglietti per il concerto del 21 giugno
Nel giorno della Festa internazionale della Musica e del solstizio d’estate, Luciano Ligabue fermerà il tempo per festeggiare gli importanti anniversari e rivivere insieme al pubblico la magia di canzoni che hanno segnato non soltanto la sua carriera, ma la storia della musica italiana. Un viaggio guidato unicamente dalla musica e dalle emozioni, in una notte senza tempo che per la quinta volta lo vedrà calcare l’iconico palco di Campovolo. I biglietti per “La notte di Certe notti” (prodotto e organizzato da Friends & Partners e ZooAperto) saranno disponibili in prevendita su Ticketone.it dalle ore 10.00 di venerdì 4 ottobre. Per gli iscritti al Bar Mario i biglietti saranno disponibili in presale dalle ore 10.00 di domani, martedì 1 ottobre.
“Partite le riprese per un docufilm su di me”
“Credo che stiate vedendo delle macchine da presa in giro. Sono per un docufilm che hanno cominciato a girare su di me proprio da stasera. Però io non ho niente a vedere con la regia”. “Partiamo dal presupposto che io continuo a scrivere canzoni, ne scrivo un botto, non ho mai smesso, ma ne butto via anche tante. Ma su quando far uscire un album, mi prendo sempre più tempo. Al momento ho parecchie canzoni, ma non ho intenzione di metterle in un disco. Ho invece intenzione, non appena finirò il tour, di andare a scavare in tutti gli archivi che ho per vedere che cosa abbiamo di tutto quello che abbiamo realizzato ai tempi di Buon compleanno Elvis. Demo, provini, qualunque cosa perché l’anno prossimo ci sarà una riuscita dell’album e vorrei che fosse celebrativa anche con tutto quello che abbiamo, però dobbiamo metterci a cercarlo”.
“Tornerò a Sanremo, la mia ultima volta fu una ciofeca”
“Al festival di Sanremo prima o poi ci devo tornare, perché l’ultima volta ho fatto una mezza cagata”. Il riferimento, divertito, è al 2019 e Luciano Ligabue saliva sul palco dell’Ariston per la seconda volta da ospite (la prima volta era stato nel 2014). “Le presentazioni degli artisti non erano presentazioni ma una serie di numeri, tipo “ha venduto 60 miliardi di dischi”. L’idea che avevo in testa era di strappare un sorriso, anche perché oltretutto Sanremo ti azzanna la gola. Arrivi lì e sei assediato, sembra che ne vada della vita o della morte di qualcuno. Il clima è quello. Io ero arrivato lì per fare un po’ di autoironia e voleva essere una roba punk, con una chitarra da tre metri e robe così: è venuta fuori una ciofeca, perché io non so recitare”.
Ligabue, che non ha mai partecipato alla gara, racconta di aver sentito “l’azzannamento della carotide e quindi non ho fatto vedere il divertimento che avrei dovuto vivere. Insomma, siccome mi è rimasta la bocca amara, io a Sanremo prima o poi ci torno. Non so quando, ma ci torno. Però la prossima volta mi metto lì, sto fermo e magari faccio un pezzo in playback”.
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