REGGIO EMILIA – Il processo ai mandanti della strage di Bologna è alle battute finali e presto si dovrebbe arrivare alla sentenza. “Spero che emerga la verità” ha detto lo scrittore Carlo Lucarelli, che abbiamo incontrato oggi al Teatro Valli.
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“La figura di Bellini è importantissima, non così tanto studiata come meriterebbe e spero proprio che da lì vengano fuori tantissime verità che ci facciano capire tantissime cose”.
Anche Carlo Lucarelli attende la sentenza del processo ai mandanti della strage alla stazione di Bologna, nella quale morirono 85 persone e più di 200 rimasero ferite. Il principale imputato è il reggiano Paolo Bellini. Lo scrittore ha curato diversi lavori e programmi di approfondimento sui fatti avvenuti prima e dopo il 2 agosto 1980. Ne ha parlato a margine dell’incontro al teatro Valli, nell’ambito della rassegna Finalmente Domenica, nella quale ha presentato il suo libro ‘Leon’. Protagonista ancora la poliziotta Grazia Negro. “E’ un libro che parla di questo mio personaggio, Grazia, che finalmente è riuscita a fare quello che vuole da tutta la vita, avere dei figli ma in sala parto la portano via di corsa perché tornano gli incubi del passato, iguana che è un serial killer che è fuggito e le dà la caccia e si ricomincia tutto da capo, come succede nei romanzi noir”.
Il processo è alle battute finali. Speriamo che venga fatta finalmente chiarezza su quello che è successo – ha detto lo scrittore – poi si può lasciare spazio alla narrativa. “Spero che sia lo spunto di tanti libri, noi dobbiamo cominciare a raccontare quei momenti della nostra storia magari rivestendoli di narrativa, senza tradirli, senza sfruttarli ma riempiendo i buchi con quello che fa la narrativa, il romanzo storico, scrivere un romanzo sulla strage di Bologna è scrivere un romanzo storico di una attualità fortissima”.
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