REGGIO EMILIA – L’Ovile è nata per ospitare chi non ha un tetto. In 30 anni di attività ha accolto soprattutto migranti e persone che hanno perso lavoro e famiglia. Dopo una certa ritrosia da parte parte dei reggiani ad aiutare chi arriva da lontano, registrata negli anni 2017 e 2018, oggi la nostra è tornata, secondo il presidente della cooperativa Valerio Maramotti, una città accogliente.
Nel convegno organizzato nei locali dell’università, l’Ovile ha messo in luce come i cambiamenti climatici siano sempre più causa di migrazione. Molti paesi del sud del mondo sono stati danneggiati dall’inquinamento prodotto dalle nazioni più ricche ma, al di là delle posizioni politiche diverse sul tema migratorio, c’è una triste prospettiva: “Domani i migranti del clima potremmo essere noi…”.