REGGIO EMILIA – Da più di 20 anni era latitante a Parigi, protetto dalla cosiddetta ‘dottrina Mitterrand’, la prassi in base alla quale dall’inizio degli anni Ottanta la Francia nega l’estradizione delle persone accusate o condannate per atti di violenza ispirati da motivazioni politiche. Forse Giorgio Pietrostefani pensava che ormai nessuno gli avrebbe chiesto conto di quel lontano delitto del 1972 e di quella condanna a 22 anni come mandante dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi. O forse sapeva che quel giorno prima o poi sarebbe arrivato. L’accordo tra Italia e Francia maturato negli ultimi mesi ha cambiato le carte in tavola. Nasce da questo accordo l’operazione ‘Ombre rosse’, che questa mattina in Francia ha portato all’arresto di 7 ex terroristi italiani, tra i quali appunto Pietrostefani. Altri tre sono sfuggiti all’arresto e sono ricercati.
Originario de L’Aquila, 77 anni, Pietrostefani è stato alla fine degli anni Sessanta uno dei fondatori e dei leader di Lotta Continua. In seguito abbandonò la politica e ruppe con gli ambienti dell’estrema sinistra, fino a diventare negli anni Ottanta dirigente delle Officine Reggiane, al tempo in cui l’azienda faceva parte del gruppo pubblico Efim. A Reggio abitava in via Raffaello Motta, una parallela di viale Umberto I. E proprio a Reggio viveva nell’agosto del 1988 quando fu arrestato insieme ad altri due ex dirigenti di Lotta Continua, Adriano Sofri e Ovidio Bompressi, per l’omicidio del commissario Calabresi. Il suo arresto destò grande scalpore in città.
Nel 1997 la Cassazione confermò in via definitiva la condanna a 22 anni di reclusione di Sofri, Bompressi e Pietrostefani. Quest’ultimo scontò due anni e 8 mesi, poi fu scarcerato in attesa dell’esame dell’istanza di revisione del processo. Quando nel 2000 l’istanza fu respinta, Pietrostefani – che si è sempre proclamato innocente – riparò in Francia e da allora ha vissuto a Parigi con la sua famiglia.
Pietrostefani e le altre 6 persone arrestate sono in attesa di essere presentate al giudice per la comunicazione della richiesta di estradizione da parte dell’Italia.