REGGIO EMILIA – Proseguono i controlli delle forze dell’ordine nella zona di Piazzale Europa: nelle ultime ore un nuovo intervento eseguito dai carabinieri. Il contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti e al degrado era stato al centro di un vertice tenutosi venerdi in Prefettura.
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Ancora sequestri di dosi di stupefacente, in città, in piazzale Europa, a ridosso della stazione ferroviaria storica. Si tratta – come bene noto della più fiorente piazza di spaccio dell’intera provincia reggiana. I carabinieri nelle ultime ore hanno provveduto ad effettuare una serie di controlli, anche con l’aiuto dell’unità cinofila, identificando 52 persone e rinvenendo involucri contenenti 6 grammi di hashish e 6 di marijuana.
Un commercio al dettaglio che è in mano prevalentemente a giovani nigeriani o comunque a centroafricani.
Le dosi vengano nascoste tra le sterpaglie, ma non solo. I carabinieri, nel corso dei sopralluoghi e degli interventi effettuati negli ultimi mesi, hanno accertato come i pusher occultino le bustine con la droga addirittura tra i cerchioni delle auto in sosta o sotto gli pneumatici. Droga che è stata anche rinvenuta nelle fessure delle panchine sotto la pensilina dell’autostazione.
A pochi metri di distanza ci sono poi i capannoni dismessi delle ex Reggiane dove sono stati individuati spesso altri depositi di stupefacenti.
Gli investigatori hanno riscontrato come la rete dello spaccio si basi sull’utilizzo di vere e proprie vedette che sono pronte ad avvisare gli spacciatori in caso di presenze sospette oppure di arrivo delle forze dell’ordine.
Nel 2020 i carabinieri reggiani hanno arrestato nella zona di piazzale Europa 6 spacciatori, e ne hanno denunciati altri 10. Sono stati venti i tossicodipendenti segnalati alla Prefettura. Sotto sequestro oltre un etto di droga tra eroina, cocaina, crack, hascisc e marjuana. Numeri che si sommano a quelli di polizia di Stato e polizia locale.
Intanto Rete Ferroviaria Italiana e Tper, la società che gestisce il trasporto pubblico in Emilia Romagna, si sono impegnate ad ingaggiare guardie giurate per presidiare i punti più critici per la sicurezza dell’area stazione, tra cui il sottopasso.
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