REGGIO EMILIA – Riparte il bando pensato dalla Fondazione Manodori per dare impulso alle iniziative di contrasto alle nuove povertà. Stiamo parlando di “WelCom“, lo strumento che anche nel 2020 metterà a disposizione risorse per incentivare la tutela delle persone più vulnerabili e per potenziare un patrimonio condiviso di beni, spazi e relazioni. I contributi a disposizione per l’edizione 2020 ammontano a 250mila euro. Le realtà interessate hanno tempo fino all’11 marzo per iscriversi ai laboratori che fanno da incubatore ai possibili progetti.
Il bando è stato illustrato questa mattina assieme ad altre opportunità promosse dalla Manodori. E’ il caso del progetto “Con i Bambini” che interviene sulla povertà educativa e di “Cresco”, a supporto dell’accesso al credito di percorsi a forte ricaduta sociale. “Abbiamo fatto il punto rispetto alle iniziative avviate tre anni fa con il concorso di tante realtà del nostro territorio – ha detto Romano Sassatelli, presidente della Fondazione – Gli esiti che stiamo rilevando ci incoraggiano a proseguire sia con una modalità di lavoro che favorisca il dialogo e il confronto tra numerose realtà del nostro territorio, sia con idee nate per affrontare difficoltà che non sempre vengono espresse.”
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Il welfare di comunità sarà il tema del primo dei nuovi laboratori di WelCom per quest’anno. L’intento è incentivare la tutela delle persone più vulnerabili e di un patrimonio condiviso di beni, spazi e relazioni. Il “pianeta” giovani, in tutte le sue complessità, verrà esplorato invece nel corso del secondo laboratorio. Adolescenti da un lato Neet e dall’altro caregiver di loro familiari in condizioni di fragilità o malattia. Un approccio innovativo a problematiche di particolare attualità. Grande attenzione sarà rivolta alle aree periferiche e alle zone montane nell’ambito del terzo laboratorio di WelCom.
Dal 2016, sono 11 i progetti finanziati attraverso WelCom, 94 i soggetti coinvolti, 60 le idee presentate e 48 gli incontri di laboratorio. La Manodori ha contribuito per oltre 992mila euro, altri 400mila sono stati i cofinanziamenti e si calcolano circa 1.860.000 euro di risorse ‘messe in circolo’ per rigenerazione urbana, cooperativa di comunità, famiglie con anziani, rapporti genitori e figli, welfare aziendale, integrazione donne migranti, terapia occupazionale, reti di vicinato e portierato di quartiere.
Per contrastare l’abbandono scolastico, i cui dati italiani sono preoccupanti, la Manodori ha messo a disposizione 2.448.678 euro aderendo ad un fondo nazionale, per cui 992.300 sono stati poi impiegati per tre progetti realizzati a Reggio Emilia da soggetti del territorio. Altri enti, tra pubblici e privati, istituzioni scolastiche, università, associazioni di volontariato e cooperative sociali stanno lavorando in quest’ambito a livello nazionale.
Anche il bando Cresco ha cominciato a dare i suoi frutti, con la recente inaugurazione della nuova Mensa del Vescovo e di un centro d’ascolto Caritas presso il Palazzo vescovile di Reggio Emilia. In corso di ultimazione, la Biblioteca dei Canonici, uno scrigno d’arte e cultura che raccoglie volumi e documenti di grande pregio. L’accordo tra Fondazione Manodori e Impact Intesa Sanpaolo ha permesso inoltre di concedere credito per la ristrutturazione del Teatro Artigiano di Massenzatico.