REGGIO EMILIA – “Quando siamo arrivati, siamo rimasti scioccati perché il missile ha preso il magazzino dell’ospedale, però l’esplosione ha fatto saltare tutti i vetri e la struttura dell’ospedale. La cosa ancora più scioccante che questo ospedale è un ospedale pediatrico ed è l’ospedale pediatrico più importante anche dell’Ucraina”.
Il reggiano Stefano Antichi, capo delegazione dell’organizzazione umanitaria di Terre des Hommes Italia in Ucraina, lunedì mattina è stato testimone diretto del bombardamento dell’ospedale pediatrico Okhmadyt a Kiev. Un missile russo ha colpito la struttura. Attimi che il 46enne, residente a Reggio, ricorda in modo nitido. “Praticamente l’ufficio è tremato – confida – Siamo a un chilometro quindi un’esplosione di quel genere la senti. Ci sono state diverse esplosioni quella mattina però questa è stata quella più forte. Poi ci hanno avvertito che l’ospedale era stato bombardato e quindi siamo corsi subito come organizzazione per dare un supporto”.
Una volta arrivati all’ospedale è partita subito la macchina degli aiuti. “Siamo entrati e abbiamo subito portato acqua e intanto gli operatori stavano cercando tutte le persone che erano rimaste in mezzo alle macerie ed erano ferite. L’ospedale non è stato distrutto però sono esplosi i vetri e ho visto bambini e persone ferite con le fasce, c’erano le ambulanze e la cosa più toccante è stato vedere o molti bambini, alcuni dei quali stavano facendo della chemioterapia, portati fuori dall’ospedale e poi trasportati in altre strutture”.
Difficile prevedere quando sarà la fine del conflitto. “La situazione è imprevedibile – dice Antichi – Possiamo dire che questa guerra dipende molto anche dalle elezioni in Europa e in America, quindi alla fine è molto condizionata anche da fattori esterni soprattutto. Potremmo avere una chiarezza magari dopo le elezioni americane”.
Stefano Antichi è stato operatore umanitario anche in Iraq, Libia, Sud Sudan, Namibia e Yemen. È arrivato in Ucraina a gennaio, dove si divide tra la capitale, Kharkiv, Odessa e Cherson. Il suo percorso in Ucraina non è finito. “Penso di rimanere qui fino alla fine del 2024 e sicuramente anche il prossimo anno. Dipenderà però come andrà la situazione. Abbiamo dei progetti che stanno andando molto bene e quindi pensa di rimanere anche prossimo anno”.
ospedale kiev bombardamento Stefano Antichi Terre des Hommes“Nell’ospedale dei bambini colpito dalle bombe”: il reggiano Antichi nell’orrore di Kyev. VIDEO












