BIBBIANO (Reggio Emilia) – “Sono nel luogo in cui si è verificato lo scempio reputazionale ai danni di un paese, di una cittadinanza, una cultura sociale e civica; sono nel luogo in cui la sofferenza si è materializzata e cristallizzata in questi sei lunghi anni. Considero un privilegio e un onore essere stato invitato nel giorno inaugurale”, Inizia così l’avvocato Luca Bauccio, difensore di Foti e Bolognini, il suo intervento al Festival d’Enza.
A Bibbiano ci si ricorda bene l’edizione del 2019 del Festival d’Enza: le minacce contro i volontari, i danneggiamenti al parco La Manara, gli insulti nei confronti di un paese considerato il centro di un sistema criminale che attraverso i servizi sociali si reggeva sulla manipolazione dei bambini. Sei anni dopo il processo di primo grado si è concluso con una pioggia di assoluzioni: il crollo del castello accusatorio.
Ma le ferite restano. “In questo caso c’è stata una messa in scena delle accuse, una messa in scena mediatica e politica che in un’alleanza perversa e diabolica ha trasformato le accuse per verità, le ipotesi in assiomi che non potevano essere contrastati. La vita degli imputati si è fermata, il loro lavoro è andato perduto; i progetti di vita, i sogni, la reputazione: è andato tutto in fumo”, spiega Bauccio.
La comunità di Bibbiano ha orgogliosamente rialzato la testa e in tanti hanno partecipato alla prima serata di Festival d’Enza, che ha coinciso con la presentazione del libro dell’avvocato Bauccio “La giustizia non è una dea bendata”: il racconto della sua esperienza come difensore degli psicoterapeuti Claudio Foti, assolto definitivamente e Nadia Bolognini, assolta in primo grado. “Adesso – sottolinea l’avvocato – deve succedere qualcosa di nuovo, deve riattivarsi la macchina della reputazione, di una immagine, di una credibilità e di una onorabilità che è stata scempiata dalla congiura politica e mediatica che si è messa in moto”.
Si attendono le motivazioni della sentenza. “Già la corte di appello di Bologna aveva decretato l’inconsistenza dell’impostazione accusatoria assolvendo Foti, e la corte di Cassazione ha confermato l’assoluzione, ragionevolezza vorrebbe che questa vicenda finisse qua, ma noi siamo difensori e siamo pronti a difendere fino alla fine”, conclude Bauccio.
Festival d'Enza Avvocato Luca Bauccio Sentenza affidi Bibbiano "La giustizia non è una dea bendata"