CASTELNOVO SOTTO (Reggio Emilia) – Si giocherà probabilmente sulla dinamica della morte di Tiziana Gatti il destino processuale di Tukpeh Osborne: l’uomo, 36 anni, ha ammesso l’aggressione ai danni della madre della compagna. Un omicidio avvenuto a Castelnovo Sotto lunedì mattina. Oggi l‘arresto del 36enne è stato convalidato.
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L’orrendo episodio di cronaca di Castelnovo Sotto non presenta grandi punti oscuri, ma il fatto che Tukpeh Antwi Osborne abbia in pratica ammesso l’aggressione mortale nei confronti di Tiziana Gatti, mamma della compagna dalla quale si stava separando, non vuol dire che tutti i tasselli abbiano trovato il loro posto. L’autopsia sarà fondamentale e dai risultati dell’esame dipenderà non solo la strategia difensiva, ma pure lo stesso capo d’imputazione. Tecnicamente infatti non è escluso che l’accusa a carico del 36enne diventi omicidio preterintenzionale.
L’uomo sostiene di non aver utilizzato il pugnale, ma di aver spinto la donna sulle scale. Spinto come? Con quale violenza? La 62enne ha battuto la nuca, e il 36enne sostiene sia successo proprio sul gradino su cui si trovava il pugnale, pronto, assieme ad altre cose, per essere inscatolato in vista del trasloco. Da lì la ferita d’arma da taglio. Una versione, questa che riguarda il coltello, che la stessa procura considera verosimile. Chiaro che l’accusa valuterà come elementi importanti anche la stazza e l’età di Tukpeh rispetto a Tiziana. Per ora comunque il 36enne è accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dal fatto di aver agito davanti a un minore, in questo caso il suo figlioletto di 5 anni. Anche qui: non è stato ancora chiarito quanto la compagna e il bimbo abbiano visto.
“Adesso è il momento del pentimento per il dolore che ha causato ai suoi cari… Ha chiesto di vederli? Sì”. Così l’avvocato difensore Rosanna Beifiori.
La difesa ha nominato un consulente che prenda parte all’autopsia mentre non ha fatto alcuna richiesta alternativa al carcere per Tukpeh. L’udienza di convalida dell’arresto è durata un’ora scarsa. Il 36enne si è videocollegato dal carcere con l’aula del gip Dario De Luca. Non ha aggiunto nulla sul possibile movente, ma l’ipotesi è che il contesto sia quello di screzi con la 62enne nati per l’imminente separazione con la figlia. L’aggressione è scattata quando Tiziana era appena entrata in casa. La donna si sarebbe rivolta a lui dicendogli di ridare il cellulare alla figlia e lui sarebbe esploso. “Chiederò una perizia psichiatrica appena avrò la documentazione, credo che anche la procura sia d’accordo”.
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