NOVELLARA (Reggio Emilia) – A due mesi dalla presunta data dell’uccisione di Saman Abbas, non si parla neanche di dare lo stop alle ricerche dei resti della 18enne e si allarga il raggio d’azione di 7-800 metri: si passa quindi a setacciare le circa 90 serre più lontane dalla casa di via Colombo. Nelle ultime ore, e sarà così anche nelle prossime, venti militari hanno lavorato nelle serre di Novellara, preparando, con i carotaggi, il terreno per i due cani molecolari dell’Arma che torneranno a breve. Una decina di questi carabinieri sono arrivati da Bologna, sono il nucleo a supporto dei colleghi territoriali. Un’altra cosa che si attende è il risultato delle ultime rilevazioni dell’elettromagnetometro, che segnala le anomalìe del terreno, quei punti da verificare con più attenzione. Lo strumento verrà impiegato di nuovo a partire dalla prossima alba. Chi cerca i resti di Saman infatti lo sta facendo nella luce dell’aurora o in quella del tramonto. Si spera nella pioggia, non solo perché darebbe sollievo dall’afa, ma anche perché potrebbe favorire le ricerche, abbattendo la polvere, che non aiuta, e compattando il terreno.
Intanto i volontari del gruppo Detection Dogs, arrivati dal Canton Ticino venerdì, dopo il fine settimana trascorso a supporto degli inquirenti hanno lasciato Novellara per tornare al proprio lavoro: “Siamo venuto con una squadra di sette cani di razze differenti, formati per la ricerca di resti umani e tracce ematiche – spiega Paolo Riva, responsabile del gruppo – Cerchiamo i resti seguendo le indicazioni degli inquirenti: ci piace pensare di essere comunque stati utili escludendo alcune aree dei campi”.
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