NOVELLARA (Reggio Emilia) – L’inchiesta non è completa, secondo i legali di Shabbar Abbas. Il padre di Saman ritiene ci siano persone coinvolte nel delitto della figlia che mai sono state indagate? A questa domanda gli avvocati Enrico Della Capanna e Simone Servillo, che non pensano al movente dell’omicidio d’onore, non rispondono, limitandosi a dire: “Di sicuro non trasformeremo il processo in una guerra tra poveri”, e facendo così intuire che non punteranno tutto sul mettere uno contro l’altro i cinque imputati per il sequestro e l’omicidio della ragazza. “Shabbar è innocente ed è vittima due volte – dice Servillo – Di un’accusa ingiusta e perché sua figlia è stata uccisa”. Della Capanna e Servillo hanno incontrato in mattinata il padre di Saman per la terza volta da quando l’uomo è stato consegnato dal Pakistan all’Italia. Il 47enne si trova in una normale cella. Per tre giorni non ha dormito – dicono i legali – Ora va meglio’. Passa il tempo ascoltando i legali leggergli le carte del processo o leggendole lui stesso. Intanto l’8 settembre, alla ripresa del processo al quale Shabbar sarà presente, i legali depositeranno formale istanza per poter posticipare l’audizione del fratello di Saman, il teste principale dell’accusa, ma pare che sia una formalità: il ragazzo quasi sicuramente non verrà sentito venerdì. Rimane da capire se slitterà la sentenza prevista per ottobre visto che gli stessi legali chiederanno anche di risentire svariati testi, in modo da controesaminarli alla presenza di Shabbar.
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