REGGIO EMILIA – Ideato, progettato, pensato. Il delitto di Saman Abbas è stato pianificato. Sia per gli inquirenti reggiani, che indagano infatti per omicidio premeditato, sia per la notissima criminologa Roberta Bruzzone, che negli ultimi anni ha legato il proprio nome di consulente a molti tra i principali casi di cronaca nazionali e che è intervenuta nell’ultima puntata de Il Graffio.
Bruzzone poi non ha escluso che ci possano essere elementi studiati dagli indagati stessi per raggirare, facendo ad esempio intendere di aver preso direzioni della campagna che invece non sono quelle realmente imboccate. Tra tutti gli elementi, il video in cui lo zio, che secondo quanto riporta il gip nell’ordinanza era a conoscenza dell’esistenza delle telecamere, e i due cugini di Saman vengono ripresi con le pale in mano mentre si dirigono sul retro della casa di via Colombo.
“E’ assolutamente possibile che sia una azione deliberata, magari il corpo è stato nascosto in un altro momento, fuori dal raggio delle telecamere. Ritengo di tratti di una sepoltura ben celata, certamente purtroppo c’è stato tempo per organizzare questa fase. Sono ragionevolmente convinta che entro qualche giorno i resti possano essere trovati”.
La criminologa ha poi aggiunto che, con gli elementi in mano agli inquirenti, il ritrovamento dei resti della vittima non è comunque indispensabile per arrivare a una condanna. E quando le chiediamo su cosa si concentrerebbe se venisse chiamata da una delle difese come consulente, Bruzzone è netta: “Non accetterei l’incarico: ho facoltà di scelta e, a meno che ci sia qualcosa che non mi convinca ma non è questo il caso, prendo le difese delle vittime”.
Leggi e guarda anche
L’omicidio di Saman, il cugino al giudice: “Non c’entro con la scomparsa”. VIDEO
Reggio Emilia Novellara omicidio scomparsa "Il graffio" Saman Abbas Roberta BruzzoneSaman: si cerca il cadavere nei pozzi delle campagne di Novellara. VIDEO