SAN MARTINO IN RIO (Reggio Emilia) – Dopo i primi fondamentali minuti, l’udienza è proseguita per diverse ore con la testimonianza dei primi soccorritori e carabinieri arrivati nella villetta di San Martino in Rio, e in aula sono risuonate le parole dell’imputato durante le chiamate al 118 di quel giorno.
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“Abbiamo trascritto le chiamate di Marco Eletti al 118, sono tre ma nella seconda non c’era audio”. Il maresciallo capo Caterina Viva, comandante della stazione dei carabinieri di San Martino in Rio, è stata la prima teste convocata dal pm Piera Cristina Giannusa ed è stato durante la sua deposizione che è stata stata sentire la voce, concitatissima, dell’imputato, il pomeriggio del 24 aprile 2021. Fu lui a dare l’allarme. Ha raccontato di essere tornato a casa dei genitori, quel giorno, dopo aver dimenticato il portafogli durante il pranzo del sabato.
“Se li ho ammazzati non lo so…via Magnanini 13…mio padre ha tutto il sangue intorno alla testa. Mia madre è qui con le vene tagliate e c’ha un coltello in mano, lo capisce?”.
Lo stesso comandante verrà poi chiamato dalla compagna dell’imputato nella casa della coppia e sequestrerà due suoi portafogli, delle ricette di farmaci e delle fialette, un foglio con la scritta “gun”, un tablet e materiale informatico. Poi davanti alla corte, prima dei carabinieri del Ris, sono sfilati i soccorritori. Quasi tutti hanno parlato di ferite al cranio per il 58enne Paolo Eletti, di un grosso martello a terra vicino a lui. E’ stato mostrato loro un video, realizzato col cellulare della vittima, Paolo, alle 13.50 di quel giorno, e quindi un paio d’ora prima del delitto. Sabrina Guidetti è su un divanetto in cucina, sembra dormire. La stessa posizione, hanno detto i soccorritori, nella quale è stata trovata in coma alle 17. A quell’ora, invece, Paolo Eletti era già morto.
“Da quanto tempo era deceduto Paolo Eletti secondo la sua esperienza?”. “Non sono un medico legale, ma almeno un’ora, 40 minuti”, ha risposto Elisabetta Manicardi, medico del 118.
Perchè Marco Eletti lo avrebbe fatto? Le indagini hanno fatto emergere una doppia vita sessuale del padre, ma secondo la procura il movente sarebbe relativo a una controversia sull’uso dell’appartamento dei nonni rimasto vuoto. Fu la dottoressa Manicardi a comunicare a Marco, quel pomeriggio, che il padre era deceduto e che la madre doveva essere portata urgentemente in ospedale. “Mi disse: ‘perché la portate in ospedale che c’è il covid?’. Mi sembrò strano. E aggiunse: ‘Gli avevo detto di vendere l’appartamento’. Non c’entrava. Mi aspettavo mi chiedesse qualcosa sul decesso”.
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