LEGUIGNO (Casina, Reggio Emilia) – Il giorno dopo la tragedia, il primo pensiero di chi vive a Leguigno va subito a Marco Gentili. Nella frazione di Casina si conoscono tutti e tutti sono ancora sconvolti. “Marco era una persona dolcissima che ha continuare il suo lavoro, aiutare il prossimo: era sempre disponibile, ti aiutava sempre”.
 Marco era con un amico, che è ancora sotto choc e stava raccogliendo le castagne nel bosco conosciuto come “La Garbaia”. E’ stato colpito ed ucciso da un cacciatore che stava partecipando ad una battuta di caccia al cinghiale. Una trentina in tutto i cacciatori impegnati: “Io non mi sento di condannare i cacciatori, nel paese sono sempre stati ben accetti. Forse qualche lamentela perché ormai è diventata tutta riserva questa zona”.
Nella zona l’attività di caccia è gestita dall’azienda faunistico venatoria Leguigno, realtà privata costituitasi ufficialmente un anno fa, dopo aver raccolto le firme per il via libera da parte degli agricoltori o proprietari dei terreni del comprensorio. Per qualcuno, la convivenza tra abitanti e cacciatori non ha mai destato problemi. C’è una parte di residenti che parla invece di una tragedia annunciata, persone che preferiscono non apparire davanti alle telecamere: ci raccontano degli spari che si sentono dalle abitazioni oppure mentre i bambini delle scolaresche vengono a raccogliere le castagne. Preoccupazioni che in tanti, da dietro lo schermo del computer. affidano ai post sulla pagina Facebook “Sei di casina se”. Le armi utilizzate possono risultare mortali fino ad 800 metri di distanza. Poi c’è la questione della nebbia: “Ma – ci dice il comandante della Polizia Provinciale di Reggio Lorenzo Ferrari – la normativa attuale non ci consente di intervenire quando la visibilità è limitata…”.
“Credo che le autorità competenti a legiferare in materia venatoria debbano fare una riflessione – commenta Lorenzo Ferrari, comandante della Polizia Provinciale di Reggio – Occorre integrare la normativa attuale prevedendo un divieto specifico di caccia in presenza di condizioni di visibilità limitata. Altrimenti la scelta di proseguire l’attività o interromperla è lasciata alla responsabilità del cacciatore”.
Leggi e guarda anche
Tragedia di Leguigno: c’è un indagato per omicidio colposo. VIDEO
Leguigno sconvolta dalla morte di Marco Gentili. VIDEO & INTERVISTE
morto omicidio nebbia ucciso caccia cacciatori Leguigno Marco GentiliScambiato per un cinghiale e ucciso dalla fucilata di un cacciatore. VIDEO










