REGGIO EMILIA – Nuova udienza questa mattina in tribunale a Reggio del processo per l’omicidio di Hui Zhou, la barista 25enne del Moulin Rouge. In aula sono stati sentiti alcuni clienti del locale, presenti nell’agosto 2019 al momento del delitto.
***
L’atto dell’aggressione, avvenuta con una serie di coltellate, è stato udito piuttosto che visto. Così hanno raccontato i cinque testimoni, chiamati dal pubblico ministero, avventori del bar Moulin Rouge. Dalla distesa, dove si trovavano nel tardo pomeriggio dell’8 agosto 2019, hanno avvertito le urla. Affacciandosi, tre di loro hanno poi notato il tentativo dell’omicida di togliersi la vita rivolgendo a sé l’arma, premendo la lama verso il petto. Ricostruzioni di un delirio con alla base un amore malato quanto inventato, riportate alla presenza di Hicham Boukssid, il 36enne originario del Marocco, imputato dell’omicidio della 25enne Hui Zhou.
Tra le testimonianze ascoltate quella di una sua amica, con la quale l’uomo si era confidato diverse settimane prima del delitto, rivelando il proprio “innamoramento” nei confronti della ragazza cinese.
E’ stata la volta, poi, dell’ispettore di polizia che fu tra i primi a occuparsi dei rilievi nel locale, raccogliendo a terra, tra le altre cose, il cellulare della vittima. Tra gli elementi confluiti nei rilievi, la busta con all’interno una maglia che Boukssid aveva portato alla barista, convinto che appartenesse a lei. Un’idea, verosimilmente frutto di un’allucinazione, smentita anche da un esame sul dna. La fase istruttoria del processo riprenderà il 18 febbraio quando si concluderanno le audizioni dei testimoni richiesti dal pm.
Leggi e guarda anche
Omicidio al Moulin Rouge: Boukssid era seminfermo di mente, ma consapevole. VIDEO
Reggio Emilia omicidio testimoni processo Hui Zhou bar Moulin Rouge Hicham BoukssidÈ finita: l’assassino di Hui Zhou si è costituito dopo 10 giorni di fuga












