REGGIO EMILIA – C’è anche un esperto dell’università di Modena e Reggio Emilia a Glasgow, tra i partecipanti della conferenza Onu sul cambiamento climatico. Si tratta di Luca Lombroso, responsabile dell’osservatorio geofisico dell’università.
“I punti di incontro di 198 Paesi possono essere molto distanti – le sue parole – Se uno vede le cose da dentro, vede un grande impegno e una grande volontà di arrivare a dei punti di accordo. E’ chiaro, invece, che dall’esterno si vedono i jet che arrivano, i movimenti in giro…”.
Aggiornare i piani stilati da ciascun Paese per ridurre le emissioni di anidride carbonica. E’ uno dei principali nodi al centro dei negoziati in corso a Glasgow. Tra gli obiettivi, c’è quello di rendere trasparenti le verifiche sui risultati delle promesse di ciascuna parte. “E’ stata criticata l’India, perché ha un’orizzonte al 2070 di azzeramento delle emissioni – ha aggiunto Lombroso – ma se guardiamo quello che ha fatto l’India è un piano concreto. E’ attuabile. I piani dell’Unione europea e anche degli Stati Uniti, invece, sono basati anche su cose che non esistono, su tecnologie che si auspica avremo, ma non è detto”.
Stati Uniti, Cina e Russia si sono rifiutati di chiudere le centrali a carbone. Altri quaranta Paesi hanno però fissato lo stop: entro il 2030 quelli sviluppati, entro il 2040 quelli in via di sviluppo. L’Italia è tra i Governi che hanno deciso di terminare i finanziamenti all’estero per l’esplorazione e la produzione di combustibili fossili. “Non è stata una cosa così scontata – ha spiegato Lombroso – C’è stato uno scontro feroce tra il ministero dell’Economia e quello Transizione ecologica”.
Meteorologo di Unimore, Lombroso sta seguendo i lavori della conferenza sul clima in qualità di osservatore. Parallelamente ai vertici dei negoziatori, si svolgono incontri fuori dall’egida dell’Onu che vedono coinvolti attori anche non statali: “E’ il caso delle Regioni, che presentano impegni aggiuntivi a quelli nazionali. Se si tratta di greenwashing o meno, si vedrà solo nella fase applicativa”.
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