REGGIO EMILIA – Per fare una offerta in chiesa basta la carta di credito, oppure lo smartphone o uno smartwatch se preferite. Reggio guida un gruppo di Diocesi – con Modena, Brescia, Trento, Bergamo, Verona e la Cei (riunite nel patto Senapa) – che ha avviato una sperimentazione destinata a diffondersi in tutte le parrocchie: un totem, con un pannello touchscreen, per poter fare una donazione in pochi istanti in modo veloce e sicuro. Niente più monete nelle cassette, niente più spazio per i ladruncoli. Tutto viaggia e viaggerà attraverso il sistema bancario, pagobancomat o i più diffusi circuiti di carte di credito.

“La possibilità di lasciare libertà e discrezionalità all’offerente, in modalità riservata, e di preservare la custodia del denaro che non dovrà più essere raccolto fisicamente, custodito e poi portato in banca, velocizzando i tempi e garantendo la sicurezza dell’offerta. Erano frequenti i furti”.
In diversi Paesi del mondo questo servizio è realtà da tempo. In Cattedrale a Reggio il primo totem è attivo da alcuni giorni. Entro Natale ne sarà installato uno anche nella Basilica di San Prospero, poi toccherà alla chiesa cittadina di San Pietro. “Poi vediamo, non ci sono limiti. Chiunque, sia in città sia in provincia, purché sia correntita del banco Bpm, potrà chiedere l’attivazione”.
Nessun costo per i fedeli e nessun costo né oneri finanziari per le Diocesi, grazie a un accordo con il banco Bpm di cui le Diocesi capofila – Reggio compresa – sono azioniste. Per ogni offerta fatta dai fedeli alcuni centesimi andranno alla società che installa le colonnine e che ha sviluppato il software, la milanese Crea Informatica, e saranno trattenute alla fonte le commissioni dovute ai circuiti Pagobancomat e delle carte di credito.
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