GUASTALLA (Reggio Emilia) – “La crisi climatica e ambientale è veramente l’elefante nella stanza, nel senso che la scienza ci ha ormai detto che è il più grande rischio che corrono le generazioni più giovani”. Si esprime in questi termini Luca Mercalli, intervistato a margine di un incontro con gli studenti dell’istituto Russell di Guastalla.
“Purtroppo l’economia e la politica internazionale non sembrano della stessa opinione – spiega -, non affrontano un problema che adesso è piccolo ma domani potrebbe essere di dimensioni così grandi da non essere più risolvibile. E’ brutto pensare di consegnare ai nostri figli e nipoti un pianeta ostile, invivibile per colpa nostra. Per questo dobbiamo dare loro tutti gli strumenti, prima per avere consapevolezza, poi per convincere noi adulti”.
Cosa possiamo fare nel nostro piccolo?
“Da trent’anni conosciamo le logiche di risparmio energetico, di green economy, di riciclo dei rifiuti. Le conosciamo bene. Solo che non abbiamo voglia di metterle in atto. Quindi direi: primo il passaggio alle energie rinnovabili. Lo stesso vale per la mobilità. Si parla tanto di quella elettrica. A tanti non piace, siamo all’inizio. Cibo: ne buttiamo via troppo, trenta chili all’anno per persona in Italia. Poi ci sono gli oggetti, tutte le cose che ogni giorno compriamo nella nostra vita. Il telefonino lo dobbiamo cambiare per forza ogni sei mesi? Gli abiti? Dobbiamo essere schiavi della fast fashion?”
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