REGGIO EMILIA – Il collegamento fra inquinamento e diffusione del Coronavirus è risultato confrontando due banche dati. Da una parte quella contenente le rilevazioni sulla qualità dell’aria eseguite dalle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale, dall’altra l’insieme dei numeri sull’andamento dei casi di contagio da Covid-19 pubblicati dalla Protezione Civile.
Lo studio ha preso in considerazione il fenomeno a livello nazionale. Dall’analisi è emersa la relazione tra i superamenti dei limiti di legge delle concentrazioni di polveri sottili e la quantità di persone infettate dal virus. Per quanto riguarda lo smog, il periodo preso in esame è stato quello tra il 10 e il 29 febbraio, mentre per i dati riferiti ai contagi si è tenuto conto di un lasso di tempo di 14 giorni, pari circa al periodo di incubazione del Coronavirus.
La ricerca è stata elaborata da esperti che hanno voluto mettersi a disposizione delle autorità chiamate a prendere decisioni. Secondo Leonardo Setti, docente di Chimica industriale a Bologna, “in pianura padana gli alti livelli di polveri hanno accelerato la diffusione del Covid-19. L’effetto è più evidente in quelle province dove ci sono stati i primi focolai”.
Per arrivare a conclusioni certe occorre però attendere maggiori riscontri. L’ipotesi è che le polveri facciano da veicolo al virus. Più ce ne sono più si creano canali per il contagio. Certamente necessario sarà aggiornare lo studio con le ultime rilevazioni, per vedere se ha avuto un qualche effetto il recente calo di inquinanti in atmosfera.
L’Arpae Emilia Romagna, contattata in merito, al momento non commenta, ma di opposto parere rispetto alle conclusioni dello studio sono le considerazioni del responsabile del monitoraggio dell’aria Luca Torreggiani, che due giorni fa a Buongiorno Reggio così ha riposto alla domanda di un ascoltatore: “L’inquinamento non è un veicolo di trasmissione del virus. Stiamo parlando della concentrazione degli inquinanti, non va collegato a un aspetto sanitario che invece è legato alla vicinanza tra le persone quando queste sono a distanza inferiore a 1-2 metri”.
Leggi anche
Reggio Emilia smog inquinamento pianura padana covid-19 diffusione coronavirusLa Regione: “L’associazione tra smog e Coronavirus è un’ipotesi non verificata”