REGGIO EMILIA – “Sono sereno, affronto le cose che mi stanno capitando con la consapevolezza di chi non ha fatto nulla di grave, ringrazio le tante persone che mi hanno espresso solidarietà, la mia famiglia perché mi è stata vicina”.
L’ex consigliere comunale di Reggio Emilia Carmine De Lucia ha raccontato di essersi aggrappato alla sua fede nelle ultime tre settimane trascorse in carcere. Un incubo nato – ha detto – dalla decisione presa quindici anni fa di acquistare i loculi nel paese di origine per la mamma, appena deceduta e per i suoi familiari. “Ho fatto delle cose che fanno tutti, comprare un loculo nel momento del bisogno non è una cosa inusuale. Sono stati consegnati dopo tanti anni e ci sono state una serie di vicende che non sono andate come dovevano e non per colpa mia”.
Carmine De Lucia vive a Reggio dalla fine degli anni 90. E’ stato consigliere comunale dal 2004 eletto nella lista civica di Carlo Baldi e poi dal 2009, con il Pd. Ha lavorato in posta e in banca. Ora è un docente di scuola elementare. “Penso di tornare a lavorare quanto prima per riprendere in mano la mia vita e la mia dignità, che è stata messa alla prova. E’ allucinante quello che mi è successo”.
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