REGGIO EMILIA – Ore 7 di questa mattina: otto studentesse dell’Istituto Matilde di Canossa si incatenano ai cancelli del Polo di Via Makallè. Col passare dei minuti arrivano altri giovani. I cancelli restano chiusi, le lezioni sospese e nessuno entra in classe. Il Polo è bloccato da entrambi i lati di accesso. Mentre le studentesse continuano la loro protesta, compaiono bandiere della pace e striscioni che invocano libertà per la Palestina. Sul lato del polo che dà su via Makallè uno studente tiene un comizio invocando la fine dell’occupazione israeliana a Gaza. Agli studenti delle scuole superiori del polo si uniscono nel frattempo anche gli universitari del gruppo Udu di Unimore. In via Makallè arriva anche il neo provveditore Daniele Cottafavi, fino a pochi giorni fa preside del Matilde di Canossa. Parla con alcuni studenti e si accerta che la protesta resti sui binari della compostezza.
In altri istituti scolastici reggiani la situazione è più tranquilla. Al polo di Via Rosselli non si registrano disagi particolari così come nelle scuole del centro storico. Diversa invece la realtà del liceo Moro dove buona parte degli studenti resta fuori. Nelle scuole superiori della provincia le lezioni sono per lo più regolari. Una parte degli studenti che ha aderito allo sciopero si è unita al corteo guidato dal segretario della Cgil reggiana Cristian Sesena e partito dal piazzale del Tribunale alla volta della Prefettura.
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