BRESCELLO (Reggio Emilia) – Claudio Bacchi non molla e rilancia il progetto del polo logistico intermodale e, assicura, ecologico che vuole realizzare nella zona di Dugara, a Brescello. Progetto già bocciato una volta dal consiglio comunale compatto, ma con le elezioni alle porte l’imprenditore titolare dell’omonimo gruppo di Boretto ci riprova, nel tentativo anche di informare e tirare dalla sua la cittadinanza.
Nel rispondere ai quesiti ricevuti tramite il sito internet fatto ad hoc, Bacchi ribadisce che “il nuovo polo ridurrà da subito il traffico di mezzi pesanti sulle principali arterie stradali”. Secondo uno studio commissionato dallo stesso Bacchi a Polinomia Srl di Milano, sulle strade di Brescello circolano ogni giorno oltre mille camion, la metà dei quali in solo transito, gli altri diretti alle aziende della zona. “Il nuovo polo-intermodale andrebbe a gestire proprio questa seconda parte (circa 500 camion), senza andare a incrementare il numero di mezzi pesanti in circolazione, anzi riducendola. L’ipotesi progettuale è che, una volta a regime, dal polo eco-logistico transitino 5 treni al giorno che nelle fasi iniziali saranno sicuramente meno, 2 o 3 al giorno, e anche quando arriveremo ai 5 previsti, tutti transiteranno in orari che non arrecheranno disagio ai cittadini. Ogni treno trasporterà merci per un totale di 50 camion, scaricando quelle in arrivo e poi caricandone altrettante in partenza. Il trasporto del cosiddetto “ultimo miglio” di queste merci, potrà essere effettuato da soli 25 camion. Aggiungo poi che il trasporto dell’”ultimo miglio” sarà un servizio offerto alle aziende dal polo Eco-logistico, e per effettuarlo puntiamo a mettere in servizio dei camion elettrici”. Camion che saranno alimentati, così come l’intera attività, dai pannelli fotovoltaici presenti sul tetto dei grandi capannoni.
L’obiettivo è traferire “il 60 – 70% del trasporto di merci dalle e per le ditte locali dai camion al treno elettrico, circa 3 milioni e 500 mila tonnellate di merce dalla gomma alla rotaia” comporterebbe “un risparmio annuale di almeno 12 milioni di litri di gasolio consumati, che sono equivalenti a 30.000 tonnellate di Co2 in meno emesse in atmosfera, pari a 200.000 nuovi alberi piantati, uguali a un bosco di 200 ettari”.
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