REGGIO EMILIA – I curatori di Werther, Sicam e Apac, le aziende del gruppo Base posto in liquidazione giudiziale dal tribunale di Bologna, hanno pubblicato l’invito a formulare manifestazioni di interesse o offerte di acquisto. Le offerte potranno essere relative all’intero gruppo, a una o più aziende o anche soltanto all’immobile di Correggio sede di Sicam. Chi è interessato all’acquisto dovrà presentare l’offerta entro l’8 luglio, indicando anche il prezzo che è disposto a pagare e i tempi per il versamento delle somme. La procedura di liquidazione dunque va avanti, con l’obiettivo di arrivare alla cessione delle attività del gruppo.
Intanto, però, un’operazione suscita dubbi e malumori dentro e fuori l’azienda: è la vendita di una consociata inglese del gruppo, Tecalemit Garage Equipment Co Ltd, a un’azienda concorrente, Gemco Uk. In una comunicazione interna, il nuovo direttore generale Pier Giorgio Cecchini spiega che la vendita della controllata inglese non è stata voluta dai curatori nel contesto della liquidazione giudiziale. L’hanno decisa i manager della stessa società nell’ambito di una procedura di ristrutturazione del debito prevista dalla legge inglese avviata ancor prima della sentenza che ha disposto la liquidazione.
La cessione ha fatto storcere il naso a molti creditori, ma a giudizio del direttore generale dovrebbe consentire di recuperare il credito di 1,3 milioni di euro che il gruppo Base vanta verso Tecalemit. Proprio questo credito, maturato negli ultimi 12 mesi per effetto della decisione di Werther di eseguire forniture alla partecipata inglese anche se questa non pagava, era stato uno dei motivi che aveva indotto la Quarta sezione civile del Tribunale di Bologna a revocare il concordato preventivo. I giudici avevano ravvisato in quella operazione ‘una condotta quantomeno elusiva’, con l’esecuzione di atti ‘suscettibili di frodare le ragioni dei creditori’.