VIANO (Reggio Emilia) – Il ruolo dell‘intelligenza artificiale per creare, conservare e applicare la conoscenza in modo trasversale ai diversi sistemi aziendali: è una delle sfide che il mondo delle imprese si sta trovando ad affrontare. Il tema è stato al centro del convegno organizzato da E80 Group, a Viano, nella sede della multinazionale specializzata nello sviluppo di soluzioni intralogistiche automatizzate. Una grande opportunità ma, secondo i relatori, le competenze dei professionisti devono rimanere centrali.
“Io sono convinto che l’intelligenza artificiale affiancherà l’uomo come potenziamento lungo il suo percorso, difficilmente l’intelligenza artificiale potrà simulare una coscienza o una emozione – spiega Gabriele Grassi, Communication director di E80 Group – Sono convinto che le qualità umane che oggi non possono essere digitalizzate, come l’intuizione e l’immaginazione, in futuro diventeranno sempre più importanti in futuro. Tra queste mettiamo anche l’etica e i valori”.
“Durante la conversazione è uscito spesso il fattore umano – aggiunge Paolo Morellini dello stesso gruppo industriale – L’investimento più importante è quello sulle persone: trovare le persone giuste o portare le persone esistenti su un piano nuovo. Questa è la vera trasformazione digitale: trasformare l’azienda trasformando le persone che già ci sono, aggiungendo qualcuno che contamina”.
Oggi questo tipo di tecnologia è alla portata di tantissime aziende, anche di piccole dimensioni. Come si può introdurre? Luca Mondini risponde così: “Creare un portfolio di progetti sperimentali, valutandone i rischi, concentrandosi su quelli che danno maggior valore e poi andare in produzione”.