REGGIO EMILIA – Dobbiamo difendere il modello Emilia. Il presidente della Regione, Michele De Pascale, analizzando i dati del rapporto sull’economia 2024, non usa mezzi termini per indicare la strada da seguire.
Le guerre, la crisi della Germania, le difficoltà della svolta green dell’auto e gli attesi dazi di Trump mettono a rischio come non mai un sistema unico nel suo genere, che ha saputo tenere insieme grandi aziende e micro imprese ad altissima qualità e tecnologia. Adesso, la difesa del modello Emilia deve essere la priorità.
D’altronde i dati sono purtroppo molto chiari: nel terzo trimestre dell’anno, la manifattura reggiana continua la frenata con la produzione industriale in calo del 4,2% rispetto a un anno fa e il fatturato che segna un -6%. I dati della Camera di Commercio evidenziano anche una flessione degli ordini, ma anche un piccolo segnale positivo sull’export, con una ripresa delle richieste. D’altronde, proprio l’export è all’origine della frenata emiliana con una variazione negativa del -1% nel 2024, cosa che era accaduta solo altre tre volte negli ultimi 35 anni.
Nonostante tutto, il 2024 si chiuderà per l’Emilia Romagna con un Pil in crescita dello 0,9% e la disoccupazione sotto al 4%. Tra i dati positivi, anche la crescita del turismo, tornato ai livelli pre Covid con oltre 56 milioni di presenze.
Reggio Emilia Regione Emilia Romagna crisi economia Michele De Pascale crisi industria reggiana













