BOLOGNA – In Emilia-Romagna nove giovani su dieci di origini straniere (cioè italiani di seconda generazione e stranieri non immigrati) pensano che l’Italia sia un Paese razzista e circa nove su dieci, ancora, affermano di aver subito o di essersi sentite vittime di violenza o bullismo.
È quanto emerge da un’indagine svolta da Ires e Cgil Emilia-Romagna, presentata stamattina alla Camera del lavoro di Bologna.
L’approfondimento ha coinvolto 642 persone abitanti nella nostra regione (un terzo under 18, un terzo tra i 18 e i 25 anni e un terzo over 25), con focus su identità, lavoro e sindacato, studio, casa e salute, tempo libero, discriminazioni. Proprio sotto quest’ultimo aspetto, è emerso che l’88% ha affermato di aver subito o di essersi sentito vittima di violenza o bullismo, principalmente per il Paese d’origine, il nome e cognome e il colore della pelle. Il 91,6% dei rispondenti, inoltre, pensa che l’Italia sia un Paese razzista e che la cittadinanza non basti per essere o sentirsi italiani.
L’indagine: Italia razzista per nove giovani di origine straniera su dieci
30 gennaio 2024
La stessa percentuale afferma di aver subito violenza o bullismo. È quanto emerge da un’indagine svolta da Ires e Cgil Emilia-Romagna, presentata stamattina alla Camera del lavoro di Bologna