RUBIERA (Reggio Emilia) – Liliana Del Monte, sopravvissuta alla strage di Bettola del giugno 1944, ha incontrato, su invito dell’Anpi di Rubiera, le classi terze della scuola media “Enrico Fermi”. Ha raccontato gli orrori della guerra, ha trasmesso un messaggio di umanità e di pace.
“I tedeschi si sono messi ai piedi del letto, hanno sparato, hanno ucciso i miei nonni e la mia mamma e io sono rimasta solo ferita. Ho avuto tre pallottole: una nel collo, una sul seno e una nella spalla”. Il 24 giugno del 1944 Liliana è sopravvissuta alla strage della Bettola, a Vezzano, quando le truppe naziste massacrarono 32 civili innocenti, perfino un bambino di soli 17 mesi che una madre aveva consegnato a un militare tedesco chiedendo di salvarlo. Il film “La rugiada di San Giovanni” racconta quella notte di orrore.
“L’altro tedesco vicino ha preso il bimbo e l’ha buttato in mezzo al fuoco. Il bimbo è morto bruciato vivo”. Liliana Del Monte è ormai bisnonna, ma non si stanca di raccontare alle giovani generazioni di studenti le atrocità della guerra e il bisogno di pace, il ricordo di quel soldato nazista che l’ha salvata portandola ferita sulla strada, in modo che fosse soccorsa. Ragazzi e ragazze della scuola “Fermi” l’hanno subissata di domande. Liliana ha risposto serenamente che vorrebbe vedere accantonato ogni sentimento di odio: “Le guerre sono solo morte, distruzione e miseria. Questo portano, niente di buono, assolutamente”. Liliana sta per compiere gli anni: 92.
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