REGGIO EMILIA – Il 10 settembre 2020, in pieno periodo covid, Luciano Ligabue tenne a battesimo la nuovissima Rcf Arena di Reggio con un mini live in diretta su Rai 1. Poi il grande concerto per la vera inaugurazione, “30 anni in un giorno”, il 4 giugno 2022.

Il prossimo anno il Liga non tornerà al campovolo ma sarà sempre lui a inaugurare un altro luogo nato per la musica in Italia, l’Arena Milano, il 6 maggio 2026. Sarà il primo artista a esibirsi lì, in una ‘venue’ che gli organizzatori annunciano come la più moderna e capiente d’Italia. Il palazzetto nel quartiere di Santa Giulia in realtà non è ancora pronto: sarà finito entro fine anno, a poco più di un mese dall’inizio delle Olimpiadi invernali e ospiterà le gare olimpiche di hockey. L’arena indoor da 16mila posti è stata costruita da Eventim, gigante tedesco nell’organizzazione dei concerti: doveva costare 170 milioni – scrive il Fatto Quotidiano – alla fine ne sono serviti circa 370. Solo nell’ultimo anno, circa 50 milioni li ha messi lo Stato, per un’opera che dopo le Olimpiadi servirà principalmente per spettacoli e concerti privati.
Farà concorrenza all’omonima reggiana? Il palazzetto milanese ha una piazza di 12.000 m², progettata per ospitare anche grandi eventi all’aperto di livello internazionale, ma i numeri son ben altri rispetto ai 100 mila posti disponibili alla Rcf Arena. Certo è che questa presentazione, con tanto di testimonial reggiano, fa pensare ancora una volta alle tante opportunità mancate e a quella che era stata presentata come un ‘venue’, parola che piace tanto in ambito musicale, unica in Europa. Unica e troppo poco sfruttata.
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