REGGIO EMILIA – Parla espressamente di vicende intimidatorie il consigliere regionale di Emilia Romagna Coraggiosa Federico Amico. Il riferimento è al licenziamento avvenuto a fine dicembre del dipendente della Ferrarini Nicola Comparato, in servizio allo stabilimento di Lesignano Bagni, nel Parmense, delegato sindacale della Flai Cgil.
Amico, con un’interrogazione a risposta immediata in aula, sollecita l’intervento della Regione richiamandosi ai principi di concertazione e collaborazione enunciati nel patto per il lavoro. “La Regione – ha detto – si è impegnata nella stipula e nell’attuazione del patto per il lavoro e del patto per il lavoro e il clima. Un impegno che ha sempre presupposto un principio di reciprocità tra le parti, promuovendo ambiti di concertazione che portino il territorio regionale a un’occupazione di qualità, possibile solo attraverso condizioni contrattuali e salariali eque, e un clima di relazioni positivo con i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali. Per questo, sollecito l’interessamento della Regione al caso Ferrarini, a maggior ragione visto che la proprietà dell’azienda ha espresso per diverso tempo la vicepresidenza di Confindustria, che figura tra i firmatari del Patto al pari delle sigle sindacali”.
Lo stesso consigliere invita a vigilare sul clima interno a Ferrarini: “Pressioni subdole – ha aggiunto Amico – culminate in una raccolta firme per chiedere la rielezione anticipata delle cariche sindacali, sottoscritta dal 64% dei lavoratori, spesso convinti a firmare con scuse inaccettabili e poco veritiere”. Il delegato sindacale è stato licenziato ufficialmente per insubordinazione a seguito di un acceso diverbio con il capo reparto. La Cgil, però, parla di un’azione pretestuosa da parte dell’azienda. “Mi hanno voluto tappare la bocca”, la denuncia del dipendente.
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