REGGIO EMILIA – Vladimir Putin sbarca a Reggio Emilia. Non di persona ovviamente, anche perché rischierebbe l’arresto per il mandato di cattura emesso dalla Corte Penale Internazionale per crimini di guerra. Sabato pomeriggio alle 17 all’Hotel Posta è in programma la presentazione del libro del presidente russo “Le vere ragioni del conflitto russo-ucraino”. Ma attenzione, si tratta di un appuntamento sul quale ci sono preoccupazioni di ordine pubblico per la possibile contestazione della comunità ucraina locale. Lo scorso 1 dicembre a Reggio Calabria per la prima tappa del tour di presentazione del volume si sono verificati momenti di tensione con intervento della Digos.
A illustrare la pubblicazione ad una sala con posti già tutti prenotati ci sarà l’editore Francesco Toscano, 45 anni, calabrese di Gioia Tauro, giornalista, ex firma della Gazzetta del Sud, candidato alla guida della Regione Liguria alle elezioni dello scorso ottobre per “Democrazia Sovrana Popolare” di cui è presidente. Si tratta del partito fondato da Marco Rizzo, ex Rifondazione Comunista.
Toscano nega di essere il megafono della propaganda putiniana e spiega così le proprie ragioni: “Ci siamo convinti della necessità di riflettere sulle argomentazioni che i russi presentano”.
Se gli contestiamo la mancanza di libertà di espressione e di pluralismo in Russia, replica così: “Putin è stato eletto dal suo popolo in consultazioni che gli osservatori internazionali hanno reputato vere e non condizionate”.
Come si può giustificare l’invasione russa dell’Ucraina? Ecco la risposta: “Se i russi si sentono minacciati dal condizionamento della Nato fin dentro l’Ucraina, hanno diritto di difendere il principio di sicurezza”.
Sabato a Reggio a dialogare con Francesco Toscano ci sarà l’ex ambasciatore Bruno Scapini.