REGGIO EMILIA – Doppio appuntamento con “I libri con l’autore” alla librerie.coop All’Arco di via Emilia Santo Stefano.
Mercoledì 17 novembre alle 18 Franco Carboni presenta “Ritorno a casa” (ed. Robin), in dialogo con Carlo Baja Guarienti.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Edoardo viene catturato sul fronte libico dagli inglesi e condotto in un campo di prigionia nel cuore dell’India. I suoi costanti pensieri sono sopravvivere a condizioni inumane e ritornare a casa nell’amata Viareggio, dove oltre al profumo di salmastro lo attende la sua sposa Isabella. La donna conta i giorni, i mesi, gli anni, tra alterni momenti di sfiducia e di ottimismo, mentre deve crescere da sola il piccolo Luca, in una Toscana sconvolta da rastrellamenti dei nazi-fascisti, bombardamenti aerei e atrocità senza fine.

Venerdì 19 novembre sempre alle 18 il giornalista Lorenzo Sani presenta il suo libro Scamunéra, intervistato dal collega del Messaggero Alberto Guarnieri.
Una famiglia criminale dà origine alla faida più cruenta che si ricordi in Puglia, esplosa sul finire degli anni Ottanta. Sulla scorta di atti giudiziari e testimonianze, prende vita un racconto fantastico, ispirato a quel terribile periodo segnato da oltre 160 omicidi a Taranto e dintorni nel giro di pochi mesi. Giò Miranda, ribattezzato “il Messicano” dal camorrista don Raffaele, per aver fatto la comparsa in un western di Sergio Leone, è un boss fuori dagli schemi, con visioni che anticipano i tempi della mala imprenditrice. La sua influenza nel tessuto economico cittadino si espande dagli appalti nell’acciaieria, al controllo della filiera dell’edilizia ed altro ancora. La sua ascesa sembra inarrestabile. Ma qualcosa scricchiola. I contrasti con i fratelli minori e 1 madre, sempre più frequenti, deflagrano sul questione droga: lui è ostile all’idea di entra nel business, perché l’eroina crea allarme sociale nella città della Marina Militare e dell’industria siderurgica più grande d’Europa «in cui tutto accade senza far rumore», mentre i fratelli la pensano in maniera opposta e cercano alleanze in regione per imporsi. Scoppia la guerra. Si spara per strada, in mezzo alla gente. Il conto dei morti ammazzati sale vertiginosamente. La stampa parla di “macelleria messicana” e nell’orrore quotidiano sguazza la tivù locale, diretta da una curiosa figura di telepredicatore con amicizie pericolose.














